La Legge di Bilancio 2022 stabilisce una proroga lunga per il Bonus Mobili, ma taglia il tetto di spesa!
Ecco come è cambiato l’incentivo a partire dal 1 gennaio.
La fine del 2021 è stata tempo di bilanci anche per il Governo.
Da mesi l'esecutivo sta lavorando al testo del documento contabile preventivo contenente le spese e le entrate pubbliche che, in base alle leggi in vigore, si prevedono per il 2022, e l'attesa per la conferma delle agevolazioni relative alla casa è stata molta.
Le misure in vigore lo scorso anno sono state tutte prorogate, tuttavia la versione definitiva della Legge ha riservato qualche sorpresa.
In particolare tra i Bonus Casa al centro dell’attenzione in queste settimane c’è il Bonus mobili, la detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici in alta classe energetica, destinati ad arredare un immobile che sia stato oggetto di ristrutturazione.
Bonus mobili, per quali spese?
Rientrano nell'agevolazione le spese per:
l'acquisto di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), ad esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento;
l'acquisto di mobili nuovi: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
trasporto e montaggio dei beni, purché pagate tramite le modalità richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito);
beni acquistati a rate, a condizione che la società che ha concesso il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità che abbiamo citato e il contribuente conservi una copia della ricevuta del pagamento.
Ricordiamo che il Bonus Mobili è vincolato a interventi di ristrutturazione edilizia, dal momento che il principale requisito per beneficiare dell'incentivo è proprio aver eseguito lavori sull'immobile.
Tuttavia il tetto di spesa che si può portare in detrazione si conteggia indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori edili generali, che rientrano invece nel più ampio Bonus per ristrutturazioni edilizie, e va considerato per unità immobiliare.
Bonus mobili, il nuovo tetto di spesa
Qualche mese fa, proprio qui sul blog di Toscana Immobiliare, abbiamo pubblicato un articolo per parlare del tetto di spesa potenziato di questo incentivo.
Infatti la detrazione del 50% per il 2021 era da calcolare su una soglia massima di 16.000, a differenza degli anni passati in cui il limite era fissato a 10.000 euro.
Ciò significa che chi ha acquistato arredamento ed elettrodomestici entro il 31 dicembre 2021 potrà recuperare fino a 8.000 euro in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi.
Oggi, a circa un anno di distanza, ci troviamo ad aggiornare nuovamente la soglia di spesa e stavolta, purtroppo, al ribasso.
Infatti la nuova Legge di Bilancio ha dato un taglio alla spesa massima sulla quale calcolare il Bonus Mobili, portandola da 16.000 di nuovo a 10.000 euro.
A conti fatti, dal 1 gennaio 2022 l'incentivo consentirà di recuperare non più di 5.000 euro.
Una (magra) consolazione deriva dal fatto che per questa agevolazione è stata prevista una proroga più lunga del solito, dato che resterà in vigore fino alla fine del 2024.
Ma attenzione: secondo quando stabilito dalla Manovra, per il 2023 e il 2024 la soglia di spesa è destinata a calare ancora, arrivando a 5.000 euro. In altre parole, si potrà ottenere un rimborso massimo di 2.500 euro in 10 anni.
Insomma, chi si accontenta gode e tutto sommato sono molti gli incentivi dedicati alla casa riconfermati dalla Legge.
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