Approfitta delle detrazioni fiscali sulle spese relative all’acquisto della prima casa: scopri qui tutti i dettagli!
Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente stai valutando l’idea di acquistare la tua prima casa, ovvero l’immobile che diventerà l’abitazione principale della tua famiglia.
Allora devi sapere che ci sono una serie di agevolazioni di cui puoi usufruire che ti permettono di portare in detrazione e recuperare gran parte delle spese da sostenere per completare l’acquisto: vediamo insieme quali sono e come beneficiarne.
Spese di intermediazione immobiliare
Innanzitutto, chi decide di acquistare un immobile da destinare ad abitazione principale ha la possibilità di detrarre una parte delle spese sostenute per l'agenzia immobiliare nella propria dichiarazione dei redditi.
Questa detrazione, prevista dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, consente di recuperare il 19% delle spese di intermediazione immobiliare, fino a un massimo di 1.000 euro, applicabile solo in caso di acquisto della prima casa.
Per poter beneficiare di questa detrazione IRPEF, il contribuente deve dimostrare che l'immobile verrà utilizzato come residenza abituale, ovvero come abitazione principale.
Inoltre, le spese di intermediazione devono essere chiaramente indicate nell'atto di compravendita e l’immobile deve essere stato correttamente inserito nei registri anagrafici.
È fondamentale poi conservare tutta la documentazione, che include il contratto preliminare di compravendita, l'atto di compravendita stesso, l'autocertificazione sull'uso dell'immobile come abitazione principale e la fattura emessa dall'agenzia immobiliare.
Spese notarili detraibili
Anche le spese notarili legate all'acquisto di un immobile possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, ma solo per la parte relativa all'atto di mutuo.
La percentuale di detrazione IRPEF è la stessa delle spese di intermediazione immobiliare (ovvero pari al 19%), ma da calcolare su un importo massimo di 4.000 euro, consentendo così un rimborso massimo ottenibile di circa 760 euro.
Si specifica che il limite di spesa va inteso come la somma di tutte le spese accessorie, tra le quali sono comprese:
- l’intero ammontare del maggior importo pagato a causa delle fluttuazioni dei tassi di cambio,
- le commissioni di intermediazione che spettano agli istituti finanziari,
- le imposte fiscali,
- le spese di perizia tecnica, notarili e professionali.
Pertanto non sono detraibili l’onorario del notaio e le spese legate al contratto di compravendita, così come le spese di registro e l’assicurazione stipulata sull’immobile durante l’acquisto.
Ricordiamo che le spese notarili sono detraibili solo quando relative al mutuo per l’acquisto di una prima casa di proprietà.
Interessi passivi del mutuo
Sempre in relazione al mutuo, è possibile detrarre gli interessi passivi del mutuo stipulato per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale.
Anche in questo caso la percentuale di detrazione è pari al 19% su un massimo di 4.000 euro di spesa, compresi gli oneri accessori, le commissioni agli istituti di credito ed eventuali altri oneri fiscali aggiuntivi.
Se il mutuo è cointestato, ogni intestatario ha il diritto di detrarre una quota di interessi passivi: la suddivisione delle quote detraibili è in parti uguali, a prescindere dalla quota di proprietà della casa, ma è necessario essere contemporaneamente cointestatari sia del mutuo che della casa.
Quanto detto vale anche per due coniugi separati legalmente, purché siano ancora cointestatari sia della casa che del mutuo.
Come hai potuto notare è possibile portare in detrazione gran parte delle spese sostenute per l’acquisto di una prima casa, specialmente quelle relative al mutuo.
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