Diversi fattori influenzano il mercato della compravendita immobiliare, per cui vale la pena conoscere tendenze e previsioni di esperti del settore.

Il mercato immobiliare italiano si trova attualmente in una fase di trasformazione, influenzata da molteplici fattori economici e sociali. 

In questo contesto, è fondamentale comprendere le tendenze attuali e le previsioni future per orientarsi al meglio, sia come acquirenti che come investitori.

Infatti, l'inflazione, le condizioni di accesso al credito e le nuove normative europee stanno ridefinendo le dinamiche del settore, mentre la domanda di immobili in affitto continua a crescere in molte città italiane. 

In questo articolo facciamo una panoramica completa sui principali trend, dalle compravendite alle locazioni, con uno sguardo alle opportunità e alle sfide che caratterizzeranno il mercato nei prossimi anni.

La situazione in Italia

In Italia, nonostante ci siano dati confortanti in termini di crescita economica, a farla da padrone è ancora l’inflazione con un potere d’acquisto piuttosto limitato, anche se il PIL tende ad attestarsi sullo 0,7%. 

Inoltre, alcune difficoltà di cui abbiamo già accennato (come, ad esempio, le difficoltà di accesso al credito) fanno sì che molte persone rinunciano ad acquistare una casa facendo ricorso ad un mutuo. 

Secondo Nomisma, circa 300.000 famiglie intenzionate ad acquistare una casa con un mutuo non sono riuscire a concretizzare l’acquisto. 

Tuttavia questi paletti non hanno fino ad ora intaccato il mercato della compravendita nazionale, come si evince dal consistente numero di rogiti notarili che si attesta intorno ai 930.000 per il 2023 (dati Istat), un dato inferiore a quello degli anni precedenti, ma comunque superiore alla media registrata dopo il 2008. 

Per quanto riguarda il 2024, secondo le previsioni Nomisma l’anno si chiuderà con circa 694.000 compravendite, mentre per il 2025 ne sono previste 708.000 e per il 2025 circa 710.000. 

Quali sono le tendenze delle compravendite immobiliari? Prezzi e fattori predominanti 

Per quanto riguarda i prezzi, ad inizio anno i prezzi degli immobili ubicati nelle più grandi città italiane erano aumentati di circa l’1,9% con un +3,2% a Milano a fronte di Catania che invece ha registrato un +0,3%. 

Un aumento che è proseguito anche nel corso dell’anno: stando a quanto riportato dalle stime preliminari dell'Istat, nel secondo trimestre 2024 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate è aumentato del +3,2% rispetto al trimestre precedente, e del 2,9% rispetto allo stesso periodo nel 2023. 

In particolare è aumentato il prezzo delle abitazioni nuove (+8,1%) mentre quelle esistenti hanno registrato una crescita più contenuta, pari a +1,9%. 

Tuttavia, sempre secondo gli analisti del settore, il mercato immobiliare a breve termine sarà influenzato da due fattori predominanti: la trasformazione demografica e la nuova direttiva europea, nota anche come Direttiva UE Case Green.

Il primo fattore è dovuto principalmente ad un invecchiamento della popolazione, ad una maggiore urbanizzazione e ai cambiamenti che avvengono all’interno dei nuclei familiari. 

Infatti, molte coppie oggi decidono di avere meno figli o di non averne affatto, e si osserva un aumento delle famiglie monogenitoriali. Questo porta inevitabilmente ad un cambiamento nella domanda di abitazioni per cui si cercano delle case più piccole ed efficienti, preferibilmente con spazi condivisi e con una particolare attenzione alla sostenibilità. 

La Direttiva Europea andrà poi a completare il quadro nel quale chi già possiede un’abitazione dovrà sostenere i costi di una riqualificazione energetica, necessaria per rispettare le normative, e chi sta pensando di acquistarla dovrà optare per nuove costruzioni o immobili già ristrutturati e a norma. 

E il mercato immobiliare delle locazioni?

I fattori analizzati fino ad ora che stanno influenzando, anche in maniera negativa, la compravendita nel settore immobiliare italiano, favoriscono invece il mercato delle locazioni. 

Infatti, per gli italiani gli appartamenti e le case in affitto rappresentano sempre più spesso una valida alternativa all’acquisto tanto che, nel secondo quadrimestre, la domanda in locazione ha mostrato un ulteriore rafforzamento rispetto al primo, mentre l’offerta è rimasta piuttosto stabile. 

Questo ha portato ad una riduzione del numero di contratti di locazione nel primo semestre 2024 (-2,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma anche ad un aumento dei canoni (+5,4% secondo i dati dell’Agenzia delle entrate). 

Per questa ultima parte dell’anno si prevede un'ulteriore crescita della domanda di immobili in affitto così come un incremento dei canoni di locazione, ma anche una riduzione dell’offerta. 

Si tratta quindi di un periodo di cambiamenti significativi per il mercato delle locazioni, dovuto anche ad una forte espansione delle locazioni turistiche brevi che sta riducendo il numero di immobili disponibili da locare per uso abitativo. 

In conclusione, il mercato immobiliare italiano si conferma un settore in evoluzione, plasmato da dinamiche economiche, sociali e normative. 

La crescente domanda di affitti, il progressivo adeguamento alle normative europee e i cambiamenti demografici stanno ridefinendo le priorità di acquirenti, investitori e locatori, rendendo ancora più essenziale l’adozione di un approccio consapevole e strategico, sia nella scelta di investimenti a lungo termine che nella gestione delle proprietà. 

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