Hai ricevuto un immobile in eredità e vuoi capire cosa farne? Ecco come valutare vantaggi, costi e opportunità prima di decidere.
Se è la prima volta che ricevi in eredità un immobile, dovresti sapere che - insieme ad esso - arriveranno anche una serie di adempimenti burocratici e scelte non sempre facili da prendere.
Ecco, allora, tutto ciò che dovresti sapere per la prima e fondamentale decisione: è meglio vendere, affittare o tenere l’immobile per sé?
Un passo indietro: la dichiarazione di successione
Prima ancora di decidere cosa fare con l’immobile, c’è un passaggio fondamentale: la dichiarazione di successione, che va obbligatoriamente presentata entro 12 mesi dal decesso del proprietario, per poter trasferire ufficialmente il bene agli eredi.
Una volta effettuata la dichiarazione, è necessario accettare formalmente l’eredità per poter diventare a tutti gli effetti proprietari dell’immobile. Solo in seguito sarà possibile vendere o affittare la casa.
Per formalizzare il passaggio di proprietà, sarà necessaria una voltura catastale, che aggiornerà i dati del Catasto.
Dal punto di vista fiscale, invece, le imposte di successione varieranno in base al grado di parentela con il defunto e comprenderanno anche imposte ipotecarie e catastali.
Vendere, affittare o tenere?
Vediamo nel dettaglio le tre strade possibili, con i relativi pro e contro fiscali e gestionali.
Vendere la casa ereditata
Spesso, se non ci sono altri coeredi o non si ha particolare interesse dietro all’immobile, questa è la strada più lineare da percorrere.
Cosa dovresti sapere:
- La vendita non è soggetta a imposta sulla plusvalenza se avviene dopo l’eredità, perché la base di calcolo è il valore dichiarato in successione.
- I documenti che servono: dichiarazione di successione, accettazione dell’eredità e visura catastale aggiornata.
- Se l’immobile è condiviso tra fratelli o più eredi, è necessaria l’approvazione di tutti per poter procedere.
Ma quanto costa vendere una casa ereditata? Le principali spese riguarderanno la tassazione in fase di successione, l’eventuale mediazione immobiliare e i costi notarili.
Affittare la casa ereditata
Se l'immobile è in buono stato, puoi scegliere di metterlo a reddito. Questa scelta è ideale per chi desidera un'entrata aggiuntiva mentre mantiene la proprietà.
Da non dimenticare:
- Puoi scegliere tra regime IRPEF ordinario o cedolare secca (21% o 10% se canone concordato).
- L’affitto incide sul tuo ISEE e può influenzare eventuali agevolazioni fiscali.
- Obblighi di legge: registrazione del contratto d’affitto, versamento delle imposte, manutenzione ordinaria.
Tenere la casa per uso personale
Se pensi di usare l’immobile ereditato come seconda casa o futura residenza, valuta bene i costi fissi, prestando attenzione a:
- IMU, TASI e TARI, se non ci vivi e non è l’unica abitazione di proprietà.
- Spese di gestione (condominio, utenze, manutenzione).
- Rischio di svalutazione se lasciata vuota troppo a lungo.
Cosa succede se la casa è in comproprietà?
Capita spesso che un immobile venga ereditato da più persone, come nel caso di fratelli, sorelle o altri familiari. In questi casi si parla di comunione ereditaria: ciascun erede possiede una quota dell’immobile e nessuno può decidere da solo di vendere o affittare a lungo termine.
Qualsiasi decisione importante deve essere presa con il consenso di tutti i coeredi. Se si raggiunge un accordo, è possibile procedere con la divisione consensuale oppure liquidare la quota degli altri per acquisire l’intera proprietà. In assenza di accordo, si può avviare la procedura di divisione giudiziale.
Meglio quindi affrontare con lucidità e dialogo questo passaggio, per evitare situazioni di stallo e inutili tensioni familiari.
Come decidere cosa fare: valuta il contesto
Non esiste una scelta giusta in assoluto, ma solo quella giusta per le tue esigenze e la tua progettualità.
Per prima cosa, considera:
- Condizioni dell’immobile (ristrutturato, da sistemare, abitabile...)
- Localizzazione e mercato locale (si trova in centro, in campagna, in periferia...)
- Stato dell’eredità (singola o condivisa)
- Disponibilità economica e progettualità personale.
Pensa anche a cosa vorresti fare nel medio-lungo periodo: preferisci un ritorno economico immediato (vendita), un reddito costante (affitto), o conservare un bene per utilizzo personale o familiare? Più sarai chiaro con te stesso su questi aspetti, più sarà facile orientarti.
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