Gli interessi passivi sul mutuo e gli oneri accessori possono essere portati in detrazione ai fini del calcolo Irpef in sede di dichiarazione dei redditi. Scopri come.

Se hai stipulato un mutuo ipotecario per l’acquisto della tua casa, la legge in materia fiscale ti permette di portare in detrazione ai fini del calcolo Irpef gli interessi passivi pagati nel corso dell'anno e gli oneri accessori.

Lo sconto è pari al 19% calcolato su un tetto di 4.000 euro, quindi per un ammontare massimo pari a 760 euro all'anno.

Ne ha diritto solo chi è titolare del contratto di mutuo e proprietario dell’immobile e il tetto dei 4.000 euro è complessivo: ciò significa che quando ci sono soggetti contitolari del mutuo, come ad esmpio marito e moglie, entrambi possono usufruire delle detrazioni ma limitatamente alla propria quota.

Le condizioni indispensabili per beneficiare dell'agevolazione sono le seguenti:

  1. il mutuo deve essere stato stipulato per la prima casa, cioè l’abitazione nella quale si vive abitualmente e nella quale si ha la residenza; è necessario che l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro 12 mesi dall’acquisto. Per i mutui erogati per l'acquisto di seconde case non è prevista alcuna detrazione Irpef.
  2. L'immobile non deve rientrare nelle categorie catastali cosiddette di lusso (A1, A8, A9).
  3. Il mutuo deve essere stato stipulato nei 12 mesi precedenti o successivi la compravendita.

Se invece vuoi detrarre gli interessi sul mutuo stipulato per la costruzione o ristrutturazione della tua prima casa, il tetto massimo di spesa su cui calcolare il 19% è di 2.582,28 euro.

Dunque in questo caso la riduzione massima di imposta potrà essere pari a 490,63 euro. La detrazione è concessa esclusivamente se i lavori sono iniziati nei 6 mesi precedenti o nei 18 mesi successivi alla stipula del contratto di mutuo.

Quali spese si possono detrarre?

Grazie alle detrazioni che riguardano gli interessi e gli oneri accessori sul mutuo, sono detraibili ai fini del calcolo Irpef:

  • gli interessi passivi pagati;

  • le spese notarili relative all'atto di mutuo, comprendenti sia l’onorario che le spese sostenute per conto del cliente (ricordiamo che NON sono invece detraibili le spese notarili legate all'atto di acquisto);

  • le spese di istruttoria e di perizia tecnica;

  • le commissioni versate per l’intermediazione bancaria;

  • gli oneri fiscali;

  • le eventuali penalità per anticipata estinzione del mutuo.

Come beneficiare delle detrazioni?

Per ottenere la detrazione fiscale del 19%, il contribuente in sede di dichiarazione dei redditi deve compilare gli appositi spazi del Modello 730.

Nello specifico si deve riempire il Quadro E, da rigo E7 a rigo E12, indicando le somme pagate per gli interessi passivi, le spese e gli oneri accessori e le “quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione”.

Per quanto riguarda il Modello Unico, il quadro da considerare è l’RP (da rigo RP7 a RP14).

La documentazione da conservare, necessaria per usufruire delle detrazioni, comprende:

- il contratto di mutuo,

- l’atto di acquisto dell’immobile,

- la certificazione della banca che attesta l’ammontare degli interessi pagati nel periodo di riferimento e la quota capitale residua,

- qualsiasi altro documento utile a certificare fiscalmente il versamento delle spese e degli oneri accessori.

Tale documentazione non deve essere allegata al Modello 730 (o al Modello Unico), ma andrà esibita in caso di controlli futuri da parte del fisco.

 ⇒ Per conoscere quali sono le altre spese legate alla casa che puoi indicare nel Modello 730 per beneficiare di sconti fiscali, ti consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato, dove trovi un elenco di tutte le voci di spesa che possono godere di una detrazione.

L'Agenzia Immobiliare Toscana da sempre si fa interprete dei bisogni e dei desideri dei suoi clienti ed è in grado di fornire un adeguato supporto per ogni progetto che riguarda la casa.

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A presto!

Luca Malacarne

Toscana Immobiliare Franchising

 

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