Case piccole per sognare in grande... o tanti metri quadrati tutti da sfruttare? 

Ecco quali sono le preferenze di chi cerca casa.

Parva sed apta mihi (“Piccola ma adatta a me”) è un verso del poeta latino Orazio che un tempo veniva incisa sulla facciata di molte abitazioni.

Perfino Ludovico Ariosto la fece scrivere sopra l’ingresso della sua casa a Ferrara, città nella quale si trasferì in via definitiva dopo il suo ritorno dalla Garfagnana.

La frase completa è 

“Parva sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non Sordida, parta meo sed tamen aere domus”

ovvero 

“Piccola ma adatta a me, ma non soggetta ad alcuno, ma non indecorosa, ma procurata col mio proprio denaro”. 

Lo scopo era quello di esprimere l’orgoglio di essere riusciti a costruirsi, magari con molto sacrificio, una dimora di modeste dimensioni ma adeguata a soddisfare i propri bisogni.

A volte anche oggi la frase viene utilizzata proprio con lo stesso intento, riferendosi alla propria abitazione o quando si vuole esprimere un concetto analogo.

Certo, la soddisfazione di riuscire a raggiungere un obiettivo così importante resta la stessa descritta tanti anni fa da questo motto latino. 

Ma oggi la casa al centro dei progetti dell'acquirente-tipo non è esattamente parva, piccola...

La pandemia ha chiuso tutti in casa per mesi e deriva da qui la voglia di comodità, di immobili versatili, meglio se dotati di un giardino privato, e possibilmente situati in zone verdi dove poter passeggiare.

La cosa sorprendente è che, nonostante l’impatto che il Covid ha avuto sull’economia, la domanda abitativa non solo non è calata, ma è aumentata, e uno dei principali cambiamenti che il mercato ha sperimentato durante questo periodo di pandemia ha a che fare proprio con le preferenze della domanda. 

Durante il lockdown molti italiani erano consapevoli delle carenze delle loro case e si è consolidata, inoltre, la preferenza al vivere in zone meno centrali in cambio di più metri quadrati; ha preso forza la domanda di miglioramento abitativo, con abitazioni grandi, luminose, con terrazzo e spazio verde esterno. 

Anche la familiarità che, volente o nolente, ormai abbiamo preso col lavoro a distanza sta spingendo molti professionisti a considerare di stabilire la propria residenza in piccole città, in zone meno caotiche e lontane dai grandi centri urbani. 

Le preferenze degli acquirenti in questo periodo propendono verso case più ariose, con spazi ampi e vivibili per praticità: con la didattica a distanza e il lavoro da casa, ogni membro della famiglia ora ha bisogno di una stanza tutta per sé per dedicarsi alle propria attività.

Così tutti gli immobili di piccole dimensioni che prima della pandemia venivano preferiti a quelli di grande metratura perché più raccolti, gestibili e facili da organizzare, adesso per alcune famiglie risultano insufficienti a soddisfare le nuove esigenze abitative.

Questi sono alcuni degli effetti prodotti dai mesi di confinamento tra le mura domestiche che abbiamo vissuto da un anno a questa parte.

E tu? Come sogni la tua prossima casa?

Se vuoi descriverci le caratteristiche che per te sono importanti, ti aiuteremo a cercarla!

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A presto!

Luca Malacarne

Toscana Immobiliare Franchising